Il prodigio

Il prodigio

Irlanda, seconda metà dell’Ottocento. L’infermiera Lib Wright, una veterana della guerra in Crimea formatasi all’illustre scuola di Florence Nightingale, è appena giunta nelle Irish Midlands dall’Inghilterra. A convocarla è stato un comitato capeggiato dal dottor McBrearty, il medico della Contea. Il caso sottopostole è quanto mai insolito: Anna O’Donnell, una bambina in perfetta salute, afferma di non toccare cibo dal giorno del suo undicesimo compleanno, quattro mesi prima. Un vero e proprio «prodigio vivente», che non manca di attirare stuoli di fedeli da tutto il mondo, impazienti di vedere con i propri occhi la bambina che sostiene di nutrirsi soltanto di manna dal cielo. Non tutti, però, si sono lasciati impressionare dalle parole della piccola. Molti pensano che gli O’Donnell siano degli impostori che danno da mangiare alla figlia di nascosto, facendosi beffe del mondo e dello stesso dottor McBrearty. Per questo il comitato ha ritenuto opportuno ingaggiare due scrupolose sorveglianti che rimarranno a turno al fianco di Anna, giorno e notte, per due settimane. Lib è convinta di aver ottenuto l’incarico soltanto grazie all’autorevolezza della scuola da cui proviene e di aver affrontato quel lungo viaggio oltremare non per fornire la sua esperienza, ma per servire da balia e carceriera a una piccola imbrogliona, e tutto a causa dell’orgoglio ferito di un medico di provincia. Rifiutare, tuttavia, significherebbe rinunciare al lauto corrispettivo offerto, anche se il vero compenso sarà, per lei, smascherare quel miserevole inganno e far trionfare la verità. La casupola in cui vive la bambina non ha più di quattro stanze e l’infermiera confida sul fatto che le basterà una notte per sorprendere Anna a cibarsi di nascosto, da sola o aiutata da qualcuno dei famigliari. Eppure, nei primi giorni di vigilanza, la piccola non fornisce alcuna prova sul raggiro perpetrato, al di là di quella frottola gigantesca: la pretesa di poter vivere senza mangiare. Vivendo di privazioni al pari di una santa, mostra, anzi, una serenità e una padronanza di sé tali che Lib è spinta a chiedersi se per caso non stia affatto fingendo. Tuttavia, proprio quando le convinzioni di Lib cominciano a vacillare, Anna inizia a deperire rapidamente sotto i suoi occhi, ponendo l’infermiera di fronte a dilemmi ancora più grandi. Con una splendida prosa, capace di mantenere sempre alta la suspense, Emma Donoghue ci consegna un magistrale romanzo che parla di ignoranza, accanimento religioso e superstizioni nell’Irlanda dell’Ottocento, e della magnifica amicizia tra una donna scettica e una bambina terrorizzata.

Nominato «Notable Book of 2016» dal Washington Post

Tra i 100 migliori romanzi del 2016 per Kirkus Reviews

«Un notevole romanzo storico, basato su fatti che possono essere realmente accaduti. Un’opera da cui è impossibile staccarsi». Stephen King, New York Times Book Review

«Un romanzo che colpisce al cuore». New York Times

Détails du livre

À propos de l'auteur

Emma Donoghue

Nata a Dublino nel 1969, Emma Donoghue vive attualmen¬te in Canada. Vincitrice di premi letterari, ha scritto romanzi contemporanei e storici, racconti e testi per la radio, il teatro e il cinema. È conosciuta principalmente per Stanza, letto, ar¬madio, specchio (2010) e per l’adattamento cinematografico di questa stessa opera (Room, 2015). Rivisitando una delle letture predilette della sua adolescenza, Jane Eyre, ne ha scritto l’intro¬duzione per la nuova edizione Folio Society, in cui afferma che il romanzo «indusse il mondo a prendere sul serio una nullità», ovvero un obiettivo che anima tutte le sue opere. Sarà pubbli¬cato nel settembre del 2016 il suo prossimo romanzo, The Won¬der, che narra di una ragazza irlandese apparentemente in grado di sopravvivere senza nutrirsi. www.emmadonoghue.com

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